La nostra vita ĆØ breve, questo lo sappiamo tutti, ma probabilmente la maggior parte delle persone non realizza veramente quanto la nostra scala temporale umana, la durata non solo della nostra vita, ma quella della nostra intera Storia, sia insignificante a confronto con quella della Terra e del cosmo.
Il calendario cosmico ĆØ unāefficace sistema per farsi unāidea di tutto questo e mettere le cose in una giusta prospettiva. Nasce da una geniale intuizione del grande astronomo ed eccezionale divulgatore Carl Sagan, che lo utilizzĆ² nel suo libro The Dragons of Eden e nella sua serie TV Cosmos per visualizzare lāintera cronologia del nostro universo.
Nel calendario cosmico lāetĆ attuale dellāUniverso viene compressa in un anno del nostro calendario, dalla mezzanotte del 1Ā° gennaio a quella dellāanno successivo.
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LāetĆ dellāUniverso ĆØ stimata attualmente in circa 13,82 miliardi di anni (Ā±120 milioni), ne consegue che in questo calendario immaginario intere ere geologiche si succederanno nellāarco di poche ore e pochi secondi corrisponderanno ad interi millenni.
Da ora in avanti parlerĆ² perciĆ² in termini di giorni e mesi tenendo presente questa corrispondenza:
- 1 secondo = 437,5 anni
- 1 ora = 1,575 milioni di anni
- 1 giorno = 37,8 milioni di anni
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Lāinizio
Partiamo allora dallāora zero, il momento del Big Bang, qui inizia tutto ciĆ² che conosciamo e possiamo oggi conoscere, hanno origine tempo e spazio.
La radiazione cosmica di fondo (CMBR) risale piĆ¹ o meno alle 0:15 del primo gennaio ed analizzandola si sono osservate quelle piccole disuniformitĆ nella distribuzione della materia che hanno consentito la formazione dellāUniverso cosƬ comāĆØ ora, diversamente infatti non sarebbe stata possibile la formazione di stelle o galassie ed ovviamente della vita.
La CMBR ĆØ oggi visibile nel campo delle microonde e permea tutto lo spazio. Ć ciĆ² che ci rimane dellāepoca in cui nellāUniversoĀ sufficientemente raffreddato e rarefatto, si formano i primi atomi neutri dāidrogeno, i fotoni hanno modo di attraversare lo spazio liberamente e lāUniverso diviene ātrasparenteā. In realtĆ a dire il vero qui inizia un lungo periodo, la cosiddetta EtĆ Oscura (Dark Ages), durata piĆ¹ o meno fino al 12 gennaio in cui lāUniverso ĆØ un luogo ancora buio, oscurato da una densa nube di idrogeno neutro, finchĆ© la prima generazione di stelle massicce emettendo intensa radiazione UV ionizza nuovamente lāidrogeno, dando inizio allāera della reionizzazione e poeticamente possiamo dire che forse fu questo, veramente il momento del Fiat lux, del āFu fatta la luceā.
Allāinizio cāerano solo idrogeno, elio e litio, gli elementi piĆ¹ leggeri e saranno le varie generazioni di stelle a produrre, tramite processi di fusione nucleare, tutti gli elementi piĆ¹ pesanti di cui anche noi siamo fatti.
Verso il 18Ā gennaio le prime piccole galassie sono giĆ nate, ma dobbiamo attendere molto tempo, un paio di mesi (marzo), perchĆ© la nostra Galassia, o Via Lattea, cominci a formarsi per poi assumere lāaspetto attuale a spirale, con bracci in rotazione allāinizio di maggio.
Passa ancora molto tempo, unāeternitĆ si puĆ² dire sulla nostra scala umana, prima che il 2 settembre in una zona periferica del Braccio di Orione della Via Lattea, nasca da una nebulosa la nostra stella: il Sole.
Oltre il 99% della massa della nebulosa primordiale si concentra qui, nel Sole alimentando la sua fornace nucleare. Poco dopo (in termini astronomici) dal rimanente circa 0,2% di massa si formano tutti gli altri corpi del nostro Sistema Solare: pianeti, pianetini, lune, comete e asteroidi.
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Per la prima ora cosmica la Terra ĆØ perĆ² sola, non ancora accompagnata dalla Luna che ancora non esiste. SarĆ lāevento piĆ¹ catastrofico nella storia della Terra a crearla.
Un corpo di dimensioni simili a Marte, Theia, entrĆ² in rotta di collisione con la Terra (o per meglio dire prototerra) quando essa si era formata da non piĆ¹ di 50 milioni di anni. Inutile dire che lāimpatto liberĆ² una quantitĆ immensa di energia e una parte consistente degli strati piĆ¹ esterni della prototerra insieme a gran parte della massa di Theia fu proiettata fusa nello spazio.
La quasi totalitĆ di questo materiale si addensĆ² in unico corpo orbitante intorno alla Terra, la Luna appunto. La formazione della Luna avvenne probabilmente in un tempo eccezionalmente breve, un paio diĀ decimi di secondo cosmici (un secolo), dotando il nostro pianeta di una luna insolitamenteĀ grande rispetto alle proprie dimensioni. Questo ĆØ un fatto non trascurabile che avrĆ un effetto significativo sulla storia della Terra e della vita, per via delle interazioni gravitazionali del sistema Terra-Luna.
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La vita
Ma continuiamo il nostro viaggio nel tempo, le piĆ¹ antiche rocce terrestri conosciute risalgono al 6 settembre, ma ĆØ il 21 settembre che accade uno degli eventi piĆ¹ importanti del nostro calendario: nasce finalmente la vita sulla Terra.
Probabilmente nei 6-7 mesi precedenti ĆØ giĆ nata unāinfinitĆ di volte in unāinfinitĆ di posti nel cosmo, ma tutta quella che conosciamo ad oggi, presente e passata, miliardi di specie, tutte le forme di vita, dallāuomo al batterio della peste, hanno una comune origineĀ in quel momento.
Il 30 settembre gli organismi viventi iniziano ad usare la fotosintesi.
Il 29 ottobre la composizione dellāatmosfera muta in modo significativo arricchendosi fortemente di ossigeno molecolare e sarĆ forse proprio questo cambiamento a provocare poco dopo la piĆ¹ lunga ed imponente glaciazione della storia del nostro pianeta, quella Huroniana.
Per un lungo periodo di tempo, una decina di giorni del nostro calendario (300-400 milioni di anni), lāintera superficie del pianeta ĆØ ricoperta da ghiaccio e neve e vista dallo spazio sarebbe apparsa non come il pianeta blu, ma come una grande palla bianca, la Terra a āpalla di neveā appunto.
Durante questa decina di giorni solo forme elementari di vita sopravvivono in queste condizioni estreme, ma anche dopo un sensibile aumento delle temperature e lo scioglimento della maggior parte dei ghiacci, bisognerĆ attendere ancora molto tempo perchĆ© si sviluppino le prime forme di vita complesse.
Quando dico che dobbiamo aspettare molto tempo, intendo veramente tanto tempo, i primi organismi multicellulari nascono infatti il 5 dicembre (800 milioni di anni fa).
Questo ĆØ un passaggio fondamentale nellāevoluzione della vita, ma probabilmente non inevitabile. Siamo infatti spesso portati a pensare che lāevoluzione proceda speditamente sempre verso organismi piĆ¹ complessi, ma in realtĆ guardando il nostro calendario cosmico ci accorgiamo che per 3 miliardi di anni (3 miliardi!) la vita sulla Terra ĆØ rimasta allo stadio unicellulare.
Bisogna perĆ² dire che da qui in poi, una volta avvenuto questo passaggio evolutivo, la vita si diversificherĆ rapidamente (relativamente parlando) evolvendosi in forme molto complesse.
Il 7 dicembre compaiono i primi semplici animali, il 14 gli artropodi e il 17 i pesci.
Il 20 dicembre compaiono le prime piante terrestri e poi un giorno dopo gli insetti.
Nei due giorni successivi arrivano gli anfibi ed i rettili ed a questo punto forme di vita complesse hanno ormai colonizzato le acque, la terraferma e lāaria.
Il 24 dicembre accade perĆ² qualcosa di catastrofico per la vita sulla Terra: ĆØ la grande estinzione di massa del Permiano-Triassico, detta la Grande Moria (Great Dying), la piĆ¹ devastante nella storia della Terra.
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Ben oltre il 90% delle specie viventi muore, ma la vita si dimostra ancora una volta particolarmente resistente e solo 1 giorno dopo, poche decine di milioni di anni, sono giĆ comparsi i primi dinosauri.
I nostri piĆ¹ antichi antenati mammiferi compaiono il 26 dicembre e il 28 compaiono i fiori.
Il 30 dicembre, alle 6:24 avviene unāaltra catastrofica estinzione di massa, quella che segna la fine del Cretaceo e di quasi tutte le specie di dinosauri.
Un gruppo di specie facente parte del gruppo dei teropodi, i cosiddetti dinosauri aviani, perĆ² sopravvive e da essi discenderanno poi tutti gli uccelli moderni.
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Lāuomo
In tutto questo quando compaiono i primi esseri umani? Beh, dobbiamo aspettare il pomeriggio dellāultimo giorno dellāanno, il 31 dicembre alle 14:24 perchĆ© compaiano i primi ominidi.
La nostra linea evolutiva diverge da quella degli attuali scimpanzĆ© solo alle 20:10 e solo le 22:24 segnano lāinizio del nostro genere: il genere Homo.Ā
Tra questi primi esseri umani ci sono gli Homo habilis ed ĆØ a questa epoca che risalgono i piĆ¹ antichi strumenti in pietra. Si puĆ² dire che non sono piĆ¹ complessi di quelli utilizzati oggi da alcuni gruppi di corvi per āpescareā larve dallāinterno dei tronchi, ma sono comunque i primi segni di tecnologia umana.
Alle 22:48 compare lāHomo erectus, specie umana molto adattabile in grado di migrare attraverso lāAfrica e lāEurasia e di sopravvivere, prima dellāestinzione in tempi recenti (70,000 anni fa), ben oltre unāora cosmica.
Lāuomo moderno, lāHomo sapiens sapiens, compare solo alle 23:52.
Alle 23:58 risalgono le prime tracce certe di arte, le prime sculture e pitture su roccia.
Alle 23:59:32 compare invece lāagricoltura. Questo ĆØ un passaggio fondamentale nella storia della nostra specie, perchĆ© lāuomo comincia cosƬ a modificare lāambiente intorno a sĆ© e comincia a diventare sedentario. Nascono i primi insediamenti ed oltre che a coltivare la terra si comincia anche ad addomesticare le prime specie di animali da allevamento.
Si comincia cosƬ ad accumulare prodotti, piĆ¹ di quanti se ne consuminoĀ sul momento e che possono essere scambiati, commerciati.
Si rende allora necessario un sistema per registrare le quantitĆ di beni prodotte e scambiate e questo crea le condizioni che ci spinge verso unāinvenzione straordinaria, prerogativa della nostra sola specie.
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14 secondi
A 14 secondi dalla mezzanotte del nuovo anno accade qualcosa di straordinario: viene inventata la scrittura. La trasmissione della conoscenza non ĆØ piĆ¹ affidata alla sola tradizione orale, ĆØ certamente uno dei passaggi piĆ¹ importanti della nostra storia, anzi segna lāinizio stesso della Storia e della civiltĆ umana.
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A questo punto ci rendiamo finalmente conto che tutto ciĆ² che ricordiamo, ogni evento storico mai registrato, ogni battaglia o rivoluzione, ogni impero o democrazia, ogni persona di cui conosciamo il nome, tutto ĆØ racchiuso in questi soli, ultimi 14 secondi.
AĀ 11 secondi dalla mezzanotte, appena prima che inizi il countdown per il nuovo anno, vengono costruite le grandi piramidi egizie.
A 9 secondi fa risale il codice di Hammurabi, 6 secondi fa nascono Buddha e Confucio, 5 secondi fa nasce Cristo e lāImpero Romano e viene inventato lo zero, ancora un secondo e nascono Maometto e la civiltĆ Maya.
A 1 secondo dal nuovo anno ci sono lāimpero Mongolo, il Rinascimento e il viaggio di Colombo verso le Americhe.
Solo 1 secondo fa viene introdotto il metodo scientifico sperimentale e nasce la scienza moderna con Galileo.
Qui si puĆ² fare unāimportante osservazione: il metodo scientifico ci ha consentito di ottenere in questāultimo secondo cosmico il 99% di tutta la tecnologia che oggi utilizziamo, di costruire una macchina volante piĆ¹ pesante dellāaria e solo 66 anni dopo mettere piede sulla Luna, di viaggiare piĆ¹ veloce del suono e perfino di scindere lāatomo.
Viene spontaneo chiedersi cosa potremo realizzare se avremo la fortuna di sopravvivere (come civiltĆ ) anche solo per unāaltra manciata di secondi, se non qualche minuto.
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0,16 secondi
Davanti a queste considerazioni ĆØ facile essere assaliti dalla sensazione di essere una nullitĆ a confronto dellāUniverso, sia in termini di spazio che di tempo e si puĆ² dire che ĆØ una sensazione piĆ¹ che giustificata.
0,16 secondi del calendario cosmico, questa ĆØ la nostra aspettativa di vita attuale, tutto quiā¦
Pensate a quanto sono brevi 16 centesimi di secondo se paragonati ad un intero anno, ebbene la nostra vita ĆØ altrettanto breve a confronto della storia dellāUniverso.
Si ha la spiacevole sensazione di vivere la propria intera esistenza racchiusa allāinterno di un singolo fotogramma di un lungo film, ma non dobbiamo dimenticare che ad oggi siamo anche gli unici esseri viventi che conosciamo in grado di comprendere tutto questo, di capire come funziona e come ĆØ nato lāUniverso e soprattutto qual ĆØ il proprio posto in esso.
Who are we? We find that we live on an insignificant planet of a humdrum star lost in a galaxy tucked away in some forgotten corner of a universe in which there are far more galaxies than people.
Carl Sagan
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- Cosmic Calendar (en.wikipedia.org)
- Cosmos: A Spacetime Odyssey (miniserie tv)
- Calendario cosmico (astroperinaldo.it)
- Paleos: Time: The Cosmic Calendar (paleos.com)
Il Calendario Cosmico ĆØ stato pubblicato per la prima volta su Lega Nerd.
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